Spettacoli /

Love me

Due pezzi di Antonio Tarantino

Crediti

testi

Antonio Tarantino

regia

Licia Lanera

con

Licia Lanera

e con

Il Corpo del Reato

assistenti alla regia

Ermelinda Nasuto, Ilaria Bisozzi

luci

Vincent Longuemare

disegno sonoro

Tommaso Qzerty Danisi

costumi

Angela Tomasicchio

fotografia

Emanuela Giusto

tecnico di compagnia

Massimiliano Tane

luci

Emilia Romagna Teatro ERT

Teatro Nazionale

Compagnia Licia Lanera

Una bambina di undici anni che un tribunale francese ha riconosciuto consenziente allo stupro che ha subito da parte di un amico del fratello maggiore, decide, diventata donna, di farsi giustizia da sola.

La storia è continuamente divisa tra passato e presente: il primo ambientato in un luna park, il secondo a casa della donna. In entrambi i luoghi si consuma una violenza, ma i ruoli suono invertiti. Con la Carabina è un testo lucido e imparziale, che fugge dall'idea di dividere categoricamente il mondo in buoni e cattivi, Nella stazione di Modena, su di una scala che collega il binario al sottopasso, giace privo di sensi, uno straniero: la folla lo calpesta con le sue enormi valigie.

In un locale a Bari vecchia uno straniero serve ai tavoli, indossa una maglietta su cui è scritto GUCCI, al collo porta un crocifisso enorme di oro. Entrambe le cose, maglietta e collier, sono falsi. Su una spiaggia della Puglia una donna fa il bagno col velo sotto gli occhi allibiti dei bagnanti.

Scoppia un temporale improviso nel centro di Roma e dopo qualche secondo una grande quantità di stranieri è pronta a venderti un ombrello.

Mazzi di rose, ciabatte, pelli colorate, odori acri, occhi imploranti, barbe scure, urla.

I mauritiani fanno i servizi, i cingalesi vendono le rose, gli africani maschi vendono le collanine, le nigeriane fanno le puttane, le donne dell'est sono badanti, le musulmane non lavorano perché i mariti non vogliono, i turchi fanno le pizze e il kebab, i marocchini lavano i vetri e fanno le rapine, i rom rubano e con i soldi si fanno i denti d'oro. Sono gli stranieri delle nostre città, ognuno incastrato nel ruolo che gli abbiamo assegnato. La loro specie qui, è condannata in perpetuo ad essere straniera.

Chi ha rubato la marmellata? L'uomo nero.

LOVE ME è uno spettacolo che parla di stranieri, di lavavetri e della barbara Medea, tutti intrappolati in ebeti e feroci luoghi comuni. Così stupidi da farci morire dal ridere, così feroci da farci vergognare.

LOVE ME è una scritta negli occhi a un angolo di strada. LOVE ME è uno spettacolo che mette insieme due pezzi di Antonio Tarantino: l'inedito La Scena e Medea.

L'autore descrive gli ultimi come pochi sanno fare, senza retorica, senza tabù, con violenza e amara ironia. La lingua che mette in bocca ai suoi protagonisti è una lingua cruda, che non subisce epurazioni, baluardo puro di aggressività e marginalità.

"Dall'incontro tra l'esplosiva Licia Lanera e le parole di Antonio Tarantino [...] nasce LOVE ME: un lavoro feroce e disincantato, dotato di forza, ironia e intelligenza, senza retorica, profondamente autentico e vero.
Licia Lanera, nella duplice veste di regista ed attrice, porta in scena due opere del geniale visionario drammaturgo creando uno spettacolo di forte impatto emotivo, straniante e a tratti disturbante, che scava a fondo nei pregiudizi e nella coscienza del pubblico - scuotendolo, facendolo dubitare e rifliettere [...] Lanera, sola in scena, ci restituisce con amara ironia lo scetticismo dell'autore.
Valentina Scocca
teatro.it, 5 dicemnre 2022

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